Sentiamo spesso parlare di come le prime esperienze dei bambini ed il rapporto con i genitori abbiano un profondo impatto sulle loro capacità relazionali da adulti. 

Quando un bambino nasce, infatti, si rivolge istintivamente alla madre, o chi ne fa le veci, per soddisfare tutti i suoi bisogni primari. Questi bisogni includono i bisogni fisici come mangiare per esempio, ma anche la necessità di sentirsi sicuri e protetti, e quella di imparare a regolare i propri stati d’animo. 

Se le risposte del genitore sono positive e consistenti, aiuteranno il bambino a sviluppare un senso di sicurezza e fiducia nella sua relazione, ossia una base sicura. Con il tempo il bambino inizierà a sentirsi sufficientemente sicuro da poter allontanarsi dalla figura di attaccamento per periodi sempre più prolungati, così esplorare il mondo e l’ambiente circostante.

Quando questa base sicura viene a mancare troppo spesso, o non è consistente, come per esempio nei casi di abbandono o abuso, si creano problemi di attaccamento che possono manifestarsi attraverso comportamenti ansiosi, erratici, chiusura in se stessi, costante bisogno di attenzioni, paura, incapacità a relazionarsi, problemi di apprendimento e problemi comportamentali.

Tutte queste emozioni sono normali nello sviluppo di ogni bambino, ma è l’eccessiva intensità di queste emozioni che evidenzia un problema di attaccamento.

Circolo della sicurezza

In qualsiasi momento, il comportamento di un bambino passa attraverso una delle 4 fasi che formano il circolo della sicurezza:

  1. Base sicura 
    In questa fase il bambino è in stretto contatto con il genitore, si rivolge a lui o lei, e riceve le sue attenzioni.
  2. Esplorazione
    Il bambino sente la necessità di soddisfare la sua curiosità ed esplorare il mondo attorno a lui e, per farlo, si allontana dal genitore.
  3. Ansia da allontanamento
    La distanza dal genitore fa aumentare il livello di ansia nel bambino, fino a quando l’ansia e la paura superano la volontà di esplorare.
  4. Ritorno alla base
    Il bambino torna dal genitore per trovare conforto ed eliminare tutte le emozioni negative.
ciclo sicurezza
*Immagine usata previo consenso. Per maggiori informazioni potete visitare il sito (in inglese) Circle of Security

In un bambino di età prescolare si può osservare il ripetersi di queste fasi più volte nel corso di una singola ora, ma questo ciclo non si interrompe crescendo, diventa solo via via più lungo. 

In bambini che vengono trascurati dai loro genitori, la base sicura viene troppo spesso a mancare, e questa mancanza causa cicatrici emotive profonde e limita la capacità del bambino di formare relazioni con altri. Bisogna inoltre sottolineare che ogni aspetto del ciclo ha un ruolo fondamentale, ed impedire ripetutamente al bambino di percorrerlo nella sua interezza ha un impatto negativo.

Come genitori adottivi, sappiamo che i bambini adottati affrontano problematiche emotive uniche.

Come genitore, è importante imparare a lasciare spazio al bambino di esplorare da solo per dargli l’occasione di imprare a gestire le proprie emozioni. E’ importante insegnare al bambino che può tornare in qualsiasi momento alla sua base sicura, e quindi da noi, per essere confortato, fino a quando il suo stato emotivo torna alla normalità. A quel punto, il bambino è pronto a tornare ad esplorare. Ed il circolo si ripete.

Il circolo della sicurezza è la base sulla quale si sviluppano diversi approcci terapeutici alla genitorialità, o Therapeutic Parenting. Come genitori adottivi, sappiamo che i bambini adottati affrontano problematiche emotive uniche. Therapeutic Parenting ha lo scopo di ripristinare il ciclo interrotto della sicurezza, ed identificare noi, i nuovi genitori, come base sicura per il bambino.